The Host (film) – Recensione

Gli Young Adult che mi piacciono si contano sulle dita di una mano, e The Host è uno di questi: ovvio, quindi, che il timore di vederlo trasposto sul grande schermo mi suscitasse, oltre a un certo entusiasmo per il casting azzeccato, anche grossi timori.

I casi di libri che perdono tutta la loro magia una volta arrivati nei cinema sono tantissimi, e il fatto che The Host sia firmato Stephenie Meyer faceva temere un nuovo fenomeno ai limiti dell’isteria collettiva sul modello di Twilight.

Invece, il film esce illeso e a testa da alta da entrambi i pericoli: per ora il fanatismo di massa non sembra scalfirlo, e, nel confronto con la versione cartacea, The Host non delude affatto le aspettative dei fan.

Se siete tra quanti hanno sempre snobbato il libro a priori per via della sua autrice, mette da parte le vostre riserve: The Host rappresenta qualcosa di assolutamente diverso dalla tetralogia di Twilight. Non ci sono vampiri luccicanti, né liceali imbranate; ci troviamo infatti in un futuro non troppo lontano dove una razza di alieni chiamati Anime ha invaso il nostro pianeta e preso possesso dei nostri corpi per riscrivere il mondo secondo i loro principi di pace e armonia. I superstiti a questa invasione sono pochissimi, e sparsi per il mondo; Melanie Stryder (Saoirse Ronan) è una di questi, almeno finché non viene catturata dalle Anime e tenta il suicidio pur di non dover lasciare il suo corpo ad un’estranea. Sopravvive però alla caduta, e presto nel suo corpo si risveglia Viandante, un’Anima appena arrivata sul pianeta Terra.

La Cercatrice (Diane Kruger), responsabile della cattura di Melanie, interroga al lungo Viandante per scoprire quanti altri umani superstiti ancora vi siano, e presto appare evidente che la ragazza, pur non avendo più il possesso del proprio corpo, esiste ancora ed oppone una strenua resistenza. I suoi ricordi persistono, e la stessa Viandante si trova a riviverli e a conoscere Jamie (Chandler Canterbury), il fratellino di Melanie, e Jared (Max Irons), il ragazzo che ama, le due persone per cui continua a lottare.

Quando la Cercatrice si accorge di quanto accade a Viandante, sempre più legata agli affetti di Melanie e restia a tradirli, decide di dare all’Anima un nuovo corpo e inserirsi lei stessa in quello della ragazza, per carpirne i segreti prima di eliminarla definitivamente; le due, terrorizzate da quest’eventualità, cominciano a collaborare e si mettono in fuga, vagando per giorni nel deserto dove dovrebbe trovarsi il rifugio dello zio di Melanie, Jeb (William Hurt).

Mentre la Cacciatrice segue le loro tracce, per nulla disposta a lasciarle andare, Viandante e Melanie vengono trovate ormai allo stremo delle forze dallo zio Jeb e da altri superstiti.

Malgrado le proteste di molti che vedono l’Anima come una minaccia, Jeb accoglie Viandante – presto ribattezzata Wanda – nel loro rifugio segreto, una grotta sotterranea dove vivono, tra gli altri, anche Jared e Jamie.

Comincia la vita tra gli umani di Wanda, divisa tra le emozioni di Melanie e le proprie, tra i sentimenti per Jared e quelli per Ian (Jake Abel), un ragazzo che, dopo la diffidenza iniziale, sviluppa per lei un interesse genuino, il tutto mentre la Cercatrice continua a seguire ostinatamente le sue tracce.

Questa la trama in soldoni per chi non avesse letto il libro. La sceneggiatura, in questo caso, è molto fedele; certo, alcune scene e alcuni personaggi minori sono stati eliminati (parliamo di un romanzo di più di 500 pagine adattato in un film di due ore), ma si tratta di dettagli di poco conto. Difficilmente avrete da ridire sulla versione cinematografica, se avete amato quella cartacea: le scene principali ricalcano precisamente quelle narrate nel libro, riproponendo persino le battute più belle così come le abbiamo conosciute. Al regista, quindi, si possono perdonare un paio di scene d’azione in più (in fondo siamo pur sempre ad Hollywood, e qualche proiettile deve volare per forza).

The Host, però, non è appannaggio soltanto dei fan del libro; è anzi un prodotto godibile anche per chi si approccia per la prima volta alla trama, proprio grazie alla fedeltà con cui è stata messa in atto la trasposizione. I personaggi mantengono le loro peculiarità anche sullo schermo, risultando credibili e ben caratterizzati; Saoirse Ronan è molto brava a rendere le sfumature dei due diversi personaggi che interpreta, e solo le battute dello zio Jeb valgono la visione del film.

Trama e personaggi riusciranno a catturare anche i neofiti, e chissà che magari non venga loro voglia di approfondire con la lettura del libro.

Con The Host ci troviamo senza dubbio di fronte a un adattamento riuscitissimo, in grado di piacere a nuovi e vecchi fan. Raramente sono uscita dal cinema così soddisfatta, sia per la gioia di aver visto un libro che mi era molto piaciuto trasposto al meglio, sia per le emozioni che il film mi ha saputo regalare in più di un momento, proprio come la versione cartacea. A dirla tutta, correrei già di nuovo al cinema per rivederlo e ripercorrere ancora una volta il percorso intrapreso da Wanda e Melanie.

– alister

Informazioni su alister

PhD Student, content creator, story lover. Currently working on a VN.

4 thoughts on “The Host (film) – Recensione

  1. kuruccha ha detto:

    … Ora ho ancora più voglia di vederlo *__*
    (Che poi, parlando di adattamenti… a me dell’ultima parte di Twilight è piaciuto quasi più il film del libro! Voglio dire… per quanto falsa, almeno c’era un po’ di azione mozzafiato da “WTF?!” XD) /fineOT

    • alister09 ha detto:

      Fai bene ad avere voglia di vederlo, perché ggggh feeeeeeelings *__*
      Uhm, di Twilight mi sono fermata al primo film e non ce l’ho fatta ad andare avanti, specie perché di base le scelte di casting mi fanno cadere le braccia, per non parlare della gamma di espressioni dei protagonisti XDDD
      Poi gli altri libri mi erano anche piaciuti di meno, quindi non fremevo all’idea di vedere il film XDDD

      • kuruccha ha detto:

        Ti giuro: guarda Breaking Dawn – parte 2 e rimarrai STUPEFATTA. Cioè, lo sai quanto ero prevenuta, BUT STILL ci sono rimasta. o___o (Anche la Ecate lo ha detto, se non ricordo male XDDD Commentando con qualcosa tipo “ero andata a vederlo con il pensiero di trollarlo profondamente, ma non ci sono riuscita” ED E’ VERO!)

  2. gweiddiatecate ha detto:

    Hello, ragazze!
    Sì, Kurù, avevo detto esattamente così xD che memoria!
    Sorella, mi sono decisa: questa sera cerco un torrent e lo scarico. Tra l’altro mi viene da ridere un sacco perché ho scoperto che chi interpreta Wanda è Emily Browning, aka UNA DELLE EX DI IRONS. How laughable.

Scrivi una risposta a alister09 Cancella risposta